Sviluppo artigiano

Domanda di ammissione

Gli imprenditori interessati a diventare soci di Sviluppo Artigiano devono presentare formale richiesta di adesione al Consiglio di Amministrazione, al quale spetta di deliberare in merito. Nella domanda di adesione, redatta su apposito modulo ottenibile gratuitamente, l'impresa dichiara di accettare le norme contenute nello Statuto Sociale, i deliberati del CdA e di sottoscrivere e versare la/e quota/e sociale/i e il "contributo di ammissione" (quest'ultimo una tantum), secondo l'ammontare stabilito (attualmente Euro 44,84). Il CdA, accertato che in capo all'aspirante Socio sussistono i requisiti richiesti dallo Statuto Sociale e dalle norme regolamentari interne, delibera l'ammissione dello stesso in Sviluppo Artigiano.

Ciascuna quota è fissata in Euro 5,16 o suo multiplo, in rapporto all'ammontare dei finanziamenti erogati dalla banca al Socio grazie alla garanzia rilasciata dal Confidi (Art. 14.2 dello Statuto Sociale).
Le quote sociali sono nominative e indivisibili, non possono essere sottoposte a pegno o vincolo, nè essere cedute a terzi, nemmeno ad altri soci. Naturalmente il Socio deve regolarizzare il versamento della/e quota/e sociale/i non appena la sua domanda di ammissione è stata accolta dal CdA ed eventualmente - nel caso di richiesta di rilascio di una garanzia - prima dell'adozione della delibera stessa.

Scarica la domanda di ammissione.


Diritto di recesso

Il Socio può recedere da Sviluppo Artigiano nei casi previsti dalla legge e dallo Statuto sociale, chiedendo la restituzione dell'importo versato per l'acquisto di quote sociali, a condizione che non sussistano pendenze nei confronti dello stesso Sviluppo Artigiano e che la sua posizione risulti pienamente regolarizzata.

La richiesta deve essere manifestata per iscritto, mediante raccomandata A/R indirizzata a:

Sviluppo Artigiano - via della Pila 3/a - 30175 Venezia-Marghera
o consegnata a mano presso la sede della Società .

Il Socio non può chiedere la restituzione del "Contributo di ammissione", costituendo il medesimo un costo atto a finanziare la gestione di Sviluppo Artigiano.
Si rimanda a quanto previsto dallo Statuto Sociale per quanto qui non espressamente richiamato.

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Roberto Lucarda
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Trasparenza e reclami

La legge tutela i clienti con specifiche norme sulla "trasparenza delle operazioni e dei servizi finanziari e correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti", norme che hanno l'obiettivo di rendere noti ai clienti gli elementi essenziali del rapporto contrattuale e le loro variazioni.

Il perseguimento dell'obiettivo di realizzare la trasparenza dei prodotti finanziari di Sviluppo Artigiano si avvale di forme di pubblicità e di documenti che riassumono la tipologia e i costi delle operazioni, i quali, nel caso dei Consorzi Fidi queste informazioni riguardano specialmente il rilascio di garanzie, la loro forma e i costi.

Le disposizioni della Banca d'Italia prevedono che gli intermediari finanziari, ivi compresi i Consorzi Fidi, debbano mettere a disposizione dei clienti la documentazione utile al perseguimento dell'obiettivo della trasparenza.

Sviluppo Artigiano, inoltre, fornisce informazioni utili sia per inviare reclami (l'ufficio a cui rivolgersi è  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ) sia per eventuali ricorsi successivi, inoltrati all'Arbitro Bancario Finanziario (ABF).

A tal fine Sviluppo Artigiano pubblica in questa pagina la documentazione inerente.
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