Sviluppo artigiano

BILANCIO DELL'ANNO 2022

Sviluppo Artigiano registra un altro anno positivo: utile di 1,9 milioni di euro nel bilancio 2022.


Siamo lieti di annunciare che Sviluppo Artigiano ha chiuso il bilancio dell'anno 2022 con un utile di esercizio di 1,9 milioni di euro, consolidando così i successi degli anni precedenti.


Inoltre, il Consiglio di Amministrazione uscente ha raggiunto un risultato significativo, patrimonializzando il Consorzio Fidi con un totale di 4,7 milioni di utili durante i tre anni di mandato.
Questo dimostra l'impegno e l'efficacia delle nostre strategie.


Un altro dato rilevante è il CET1, il principale indicatore della solidità patrimoniale di un intermediario finanziario, che si attesta al 32,26%.
Questo risultato conferma la nostra stabilità e la nostra capacità di affrontare le sfide del settore.


In termini di garanzie, al 31 dicembre 2022, abbiamo raggiunto un totale di 342 milioni di euro, con 278 milioni di finanziamenti garantiti nell'anno stesso.
Questo sottolinea il nostro impegno nel fornire supporto finanziario sicuro e affidabile alle imprese.


Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti e desideriamo ringraziare tutto il nostro team e i nostri soci per il loro costante sostegno.

Sviluppo Artigiano continuerà a impegnarsi per offrire soluzioni finanziarie all'avanguardia e sostenere la crescita delle imprese nel prossimo futuro!


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Link al  Bilancio 2022

Pluribond Sviluppo Artigiano

Frigiolini & Partners Merchant - COMUNICATO STAMPA
Al via il progetto: “Pluribond Sviluppo Artigiano”
per il supporto delle PMI Venete.
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Genova, 26 febbraio 2021

È entrato nel vivo questa settimana il Progetto “Pluribond Sviluppo Artigiano” che vede impegnati il Confidi veneto “Sviluppo Artigiano” nel ruolo di co-originator e il Gruppo genovese “Frigiolini & Partners Merchant” in qualità di Advisor, Arranger e global coordinator con la controllata “Fundera” gestore di un portale di Crowdfunding vigilato da Consob nel ruolo di Collocatore.
Il Progetto, sviluppato con la collaborazione di Leonardo Nafissi, riferimento storico per il sistema dei confidi, è riservato ad un primo selezionato gruppo di aziende nella forma giuridica di società di capitali e/o di società cooperative (associate al Confidi), che hanno aderito dopo la fase del pre-screening realizzata da F&P sulla base di un processo proprietario. Le aziende sono ubicate in prevalenza sul territorio della Regione del Veneto ma anche in Lombardia.
Il primo obiettivo del Progetto è quello di avvicinare i potenziali emittenti (PMI) al mercato del debito con un approccio di learning by doing in cui si impara facendo, e non di meno quello di raggiungere progressivamente il maggior numero di investitori atomizzati e diffusi attraverso la piattaforma di crowdfunding Fundera, talché risulti più facile per gli emittenti diversificare gradualmente le fonti di provvista riducendo al contempo la dipendenza dal sistema bancario tradizionale, soprattutto in un periodo complicato a causa della pandemia.

Sono ben sette le società selezionate dal Confidi “Sviluppo Artigiano” in partnership con F&P Merchant per la realizzazione di un “Pluribond” composto da singole emissioni di “Minibond Long Term” con scadenza 72 mesi.

Comunicato stampa qui allegato
Articolo Corriere del Veneto 30/07/2021
Articolo Giornale di Vicenza 03/08/2021

NUOVE REGOLE EUROPEE SULLA DEFINIZIONE DI DEFAULT

Dal 1° Gennaio 2021 è entrata in vigore la nuova disciplina europea in materia di classificazione delle controparti inadempienti (meglio conosciuta come “default”) che ha, come obiettivo, quello di armonizzare la regolamentazione tra i diversi paesi dell’Unione Europea.

Anche per Sviluppo Artigiano, in qualità di intermediario finanziario vigilato, trovano applicazione i criteri e le modalità previste dalla nuova disciplina in materia di default che, sotto certi aspetti, sono più stringenti rispetto a quelli finora adottati.

Sinteticamente gli aspetti principali sono:
  • Il socio/cliente che presenta un arretrato consecutivo da oltre 90 giorni, il cui importo risulti, contemporaneamente:
    • Superiore ad Euro 100,00
    • Superiore all’1% del totale del credito in essere (soglia elevata al 5% per Confidi e Intermediari vigilati solo fino al 31/01/2021)

           Sarà definito automaticamente come scaduto deteriorato

  • Divieto di compensazione degli importi scaduti con altre linee di credito non utilizzate: la banca sarà tenuta a classificare l’impresa in default anche nel caso in cui questa abbia linee di credito ancora disponibili con la stessa banca che potrebbero essere utilizzate al fine di compensare gli inadempimenti in essere ed evitare il default.
  • Ripristino in bonis - “Cure Period”: per uscire dal default devono trascorrere almeno tre mesi (90 giorni) dal momento in cui non sussistono più le condizioni per classificare il cliente in default. Durante tale periodo (c.d. cure period), è necessario valutare il comportamento e la situazione finanziaria del debitore e, trascorsi i tre mesi (90 giorni), decadrà la segnalazione di deteriorato qualora il miglioramento della qualità creditizia di quest’ultimo sia effettivo e permanente.
Alla luce di tali novità, è fondamentale per l’impresa monitorare nel continuo tutte le proprie posizioni e onorare con puntualità le scadenze di pagamento previste per evitare che arretrati di pagamento, anche di piccolo importo, comportino una classificazione a default con conseguente segnalazione della posizione in Centrale dei Rischi di Banca d’Italia.

Per maggiori informazioni:

- Guida semplice alle nuove regole europee in materia di default  https://www.abi.it/mercati/crediti/credito-alle-persone/informativa-default/ 

- Q&A di Banca d’Italia sulla nuova definizione di default  https://www.bancaditalia.it/media/notizie/2020/qa-nuova-definizione-default/index.html

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